Thüringische Landeszeitung

08. 04. 2005

 

Commemorando l’aprile del 1945: Il più anziano sopravvissuto di Buchenwald
Sono rimasto fedele al mio principio: mai usare un’arma contro un mio simile

Semplice figlio di contadini rifiutò di aderire per motivi religiosi al regime hitleriano
Soffrì ingiustizie anche molto tempo dopo la liberazione

Weima/Vienna. Nel centesimo anno di vita il più anziano sopravvissuto del campo di concentramento di Buchenwald è tornato nel luogo della sua umiliazione. L’austriaco Leopold Engleitner è nato il 23 luglio 1905 ed è originario di St. Wolfgang sul Wolfgangsee. Semplice figlio di contadini, per motivi religiosi come testimone di Geova rifiutò di servire nell’esercito di Hitler sotto il regime nazista. Perciò i nazisti lo torturarono nei campi di concentramento di Buchenwald, Niederhagen e Ravensbrück. Deve la sua sopravvivenza solo alla sua forte volontà.

Fermezza d’animo vicino alla morte
In Buchenwald fu internato dall’ottobre 1939 fino al marzo 1941. Engleitner rammenta: “Giunto al campo divenni il bersaglio di aggressioni del guardiano del carcere Martin Sommer. Dopo avermi percosso nel modo più brutale, mi mise la sua pistola alla tempia dicendomi: ‘Adesso sparo. Sei pronto?’ Io risposi: ‘Sì, sono pronto’. Dopo tolse via la pistola e gridò: ‘Sei troppo stupido per essere ucciso’. Quindi mi riportò nella cella a suon di botte, dove dovetti passare tutta la notte in piedi”. Egli dovette tra l’altro compiere lavori pesanti nella cava di Ettersberg in condizioni disumane. “Noi detenuti dovevamo perfino fare a gomitate fra di noi per procurarci gli arnesi da lavoro, perché chi non fosse riuscito a procurarsene uno avrebbe dovuto cavare pietre per tutto il giorno con le mani nude. La situazione era così tragica che a dei giovani quindicenni vennero i capelli grigi nell’arco di poche settimane”, riferisce Engleitner.

Fuggito prima della chiamata alle armi
Dopo alcuni anni di lavori forzati in campi di concentramento Engleitner fu dimesso dal campo di Ravensbrück nel luglio del 1943, con soli 28 kg di peso. Poco tempo prima che finisse la guerra ricevette anche una chiamata alle armi, alla quale disubbidì fuggendo sui monti del Salzkammergut. Per varie settimane fu inseguito dai nazisti come un animale da preda, ma senza essere catturato. Dopo la guerra la sua vita di ex detenuto dei campi di concentramento fu caratterizzata da emarginazione e incomprensione. Con quali sentimenti va a Buchenwald?
“ Con un buon sentimento. I nazisti ci hanno minacciati di non farci uscire vivi dal campo di concentramento se non avessimo rinunciato alle nostre convinzioni religiose. Io ne sono uscito e sono ancora in vita nonostante sia rimasto fedele al mio principio di non impugnare mai un’arma contro un mio simile. Questo mi colma di gioia e soddisfazione e vorrei soprattutto raccomandare ai giovani di orientare la loro vita sui giusti principi”.
L’autore e produttore di film Bernhard Rammerstorfer scrisse nel 1999 la drammatica biografia di Engleitner e produsse un film documentario che ha vinto un premio. Questo diede il via a una riabilitazione mai creduta possibile fino ad allora. Engleitner fu invitato insieme a Rammerstorfer a tenere conferenze in scuole e università di Austria, Germania, Svizzera e Italia. Nel 2004 intraprese insieme a Rammerstorfer un giro negli USA per presentare l’edizione inglese della sua biografia “Unbroken Will” [Volontà indomita], che incontrò grande interesse in ambiti di alto livello, come il Museo dell’Olocausto a Washington, l’Università Columbia di New York e il Wiesenthal Center di Los Angeles, nonché da parte del governatore della California Arnold Schwarzenegger.
Il DVD è stato inserito perfino nel catalogo della cineteca dell’Associazione premio Oscar.

Volontà indomita è stata documentata
Nel gennaio 2005 uscì la seconda edizione rielaborata del libro “Mai e poi mai — 100 anni di volontà indomita”, ampliata di documenti creduti perduti per molto tempo e di notizie strappate all’oblio, e un doppio DVD con materiali didattici in tedesco, inglese e italiano. Il libro contiene anche una breve biografia di Joachim Escher, un detenuto tedesco con cui aveva condiviso la prigionia a Niederhagen, che rivela degli avvenimenti taciuti per vari decenni. L’obiettore di coscienza Escher dovette servire i membri del governo francese Léon Blum e Georges Mandel tenuti in ostaggio a Buchenwald.

VOCI

Dr. Heinz Fischer, Presidente della Repubblica austriaca:
“ La biografia ‘Mai e poi mai’ … redatta da Bernhard Rammerstorfer con eccellenti dettagli narra delle più oscure e sempre ancora sconvolgenti atrocità e dei lavori forzati avvenuti dentro i campi di concentramento. L’opera è una pietra miliare dell’informazione sugli orrori del nazismo. Il libro è una lettura obbligata e mi compiaccio per la grande attenzione che ha già incontrato la sua traduzione inglese negli Stati Uniti”.

Arnold Schwarzenegger, governatore della California:
“Tutti gli esseri umani meritano una vita libera da oppressione e sofferenza e io vorrei esprimere al Signor Engleitner la mia alta stima per il suo incrollabile coraggio nel suo anelito a vivere nella libertà”.

Info:
www.rammerstorfer.cc
Libro (352 pagine): Prezzo: € 19,95 — ISBN 3-200-00218-2
DVD (180 min.): Prezzo: 19,95 — ISBN: 3-200-00279-4
Ordinazioni a: office@rammerstorfer.cc

Didascalie:
Foto 1: Egli era un semplice bracciante agricolo, che si oppose con successo. Leopold Engleitner nel 1939. La foto della Gestapo di Linz mostra un uomo indomito.
Foto 2: Torna a Buchenwald nel sessantesimo anniversario della liberazione: Leopold Engleitner a 99 anni è il più anziano dei sopravvissuti. Già nel 1998 era stato invitato nel luogo commemorativo del campo di concentramento.
Foto 3: La “Volontà incrollabile” portò l’autore Bernhard Rammerstorfer insieme a Leopold Engleitner a New York. Davanti alla skyline di Manhattan posarono per una foto ricordo. La storia delle sofferenze di Engleitner ha trovato riconoscimenti soltanto negli ultimi anni.

Appunti:
A 99 anni il più anziano sopravvissuto dei campi di concentramento
Weimar. (tlz) Nel centesimo anno di vita il più anziano sopravvissuto del campo di concentramento di Buchenwald nel luogo dell’umiliazione: L’austriaco Leopold Engleitner.

 

Aggiornato al 9. 9. 08
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